PERCHE’ NON ADERIAMO ALLO SCIOPERO DEL 15 OTTOBRE

 

Questo sciopero è innanzitutto un insulto all’intelligenza dei lavoratori: Le indicazioni con le quali è stato indetto, molta flessibilità- poco salario- niente contrattazione, sono state le parole d’ordine che hanno distinto la politica sindacale della concertazione in questi ultimi 15 anni:

Non abbiamo, purtroppo per i sindacati, la memoria corta e ricordiamo benissimo la svendita progressiva di tutti i nostri diritti, in nome prima delle cicliche crisi economiche del capitale e poi della fantomatica costruzione di nuovi posti di lavoro. Chi tra di noi comincia ad avere qualche capello bianco si renderà facilmente conto che tutti questi "sacrifici" hanno permesso ai padroni di superare allegramente queste crisi cicliche e salvare i loro profitti, in un clima di totale pacificazione sindacale, mentre i nostri salari ed i nostri diritti si assottigliavano di giorno in giorno e nessun posto di lavoro saltava fuori per i nostri figli.

Questa è stata ed è la politica della CONCERTAZIONE: un continuo gioco al ribasso durato fino ad oggi, dove si indice uno sciopero generale per difendere un contratto che ancora di più discriminerà i lavoratori e leverà potere d’acquisto ai loro salari.

Ma torniamo un attimo alle parole d’ordine dello sciopero:

MOLTA FLESSIBILITA’. Ricordiamo per tutti il patto sul lavoro, firmato tra governo e sindacati questa estate, che introduce diverse forme di lavoro precario e le legalizza. Da attuazione alle agenzie di lavoro interinale, vere e proprie agenzie di collocamento private, dove i dipendenti sono sottopagati e privi di ogni garanzia e alla becera pratica dei salari d’ingresso Ma d’altra parte basta vedere i telegiornali che tutte le sere ci propinano le "tirate" di D’Antoni sulla flessibilità!!! Tutto questo in nome della fantomatica creazione di nuovi posti di lavoro (cavallo di battaglia sia di Berlusconi che di D’Alema), mentre non si spende una parola sulla riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore, anche se esiste già una legge e se questa soluzione in Francia ha dimostrato di creare realmente posti di lavoro!!!

POCO SALARIO: Potremmo addirittura partire dall’abolizione della scala mobile che nei lontani anni ’80 fu oggetto di referendum. A seguire, l’eliminazione degli scatti di anzianità, e, dopo, la drastica riduzione degli aumenti in paga base, arrivati a cifre ridicole (circa 80000 lire ) negli ultimi anni. Tutto questo fino alla grande intuizione sindacale del salario accessorio, un insieme di premi dati ai più produttivi, ai più flessibili, ai più professionali : aumenti tutti rigorosamente non pensionabili e altamente discriminatori!!

Vi ricordate, sempre voi con qualche capello bianco, di aver letto qualche manifesto sindacale che indiceva uno sciopero per uno di questi motivi???!!! Noi ricordiamo poche, anzi pochissime assemblee sui contratti, tutte tese a convincerci che queste "strette" erano necessarie, che questa era la politica della concertazione con la quale il sindacato cogestiva le scelte di governo e la contropartita era la pace sociale.

Vogliamo spendere due parole, in tema di poco salario, sul TFR e le PENSIONI. Non possiamo infatti dimenticare le esternazioni estive di Cofferati che vorrebbe la distribuzione in busta paga della quota finora accantonata per la liquidazione, nonché l’estensione immediata a tutti del metodo contributivo. Va bene che questo è un governo di "sinistra", che non può non avere l’appoggio sindacale, ma qui siamo più realisti del re!!! Ai padroni servono salari più alti in modo che i lavoratori possano assorbire la sovrapproduzione delle loro merci? Bene, i sindacati trovano subito la soluzione: non aumentiamo i salari, ma distribuiamo il TFR così prendiamo due piccioni con una fava, si consumano più merci e si ingrassano le assicurazioni private (non dimentichiamo che i fondi pensione possono essere gestiti pure dal sindacato) che saremo costretti a fare dato che l’estensione del sistema contributivo porterà una consistente diminuzione del valore delle pensioni!!! IL MONDO E’ PROPRIO ALLA ROVESCIA!

NIENTE CONTRATTAZIONE. .Innanzitutto la contrattazione si fa in questo caso per approvare un contratto .Quale? L’unica bozza che ci è stato concesso di leggere risale a sei mesi fa, in quella occasione vennero proposte alcune modifiche in un’assemblea semi deserta. Nessuno ha oggi letto la bozza definitiva per la quale si fa sciopero (le bozze cambiano continuamente), nessuna assemblea è più stata fatta. In ogni caso la bozza iniziale ricalca tutti i contratti finora approvati, compreso quello della Sanità, che non sono certo così splendidi da meritare uno sciopero, anzi bisognerebbe scioperare per non farli approvare!! Le linee guida si basano infatti sull’abolizione dei livelli e sulla divisione del personale in fasce-qualifiche (A;B;C;ecc) a loro volta ridivise vari livelli retributivi, B1; B2 B3 ecc. Se per esempio tutti gli infermieri sono collocati in fascia B è possibile che uno sia in B1 ed il collega(che magari ha più specializzazioni o titoli) dello stesso turno in B2. I loro salari saranno notevolmente differenti anche se poi in pratica faranno lo stesso lavoro. Questa è grosso modo la logica dei nuovi contratti. Sulla promessa di nuovi livelli e di possibili soldi si è giocata tutta la campagna elettorale sindacale per le RSU a livello nazionale, salvo poi rendersi conto, come sta già avvenendo nel comparto sanità, che al momento della contrattazione integrativa non ci sono i soldi nella finanziaria per coprire l’attuazione del sistema delle fasce!!

Ma qui si apre il capitolo più scandaloso della politica del sindacato universitario dentro al Policlinico: quello della rappresentanza. Le RSU elette a Novembre ‘98 non si sono fino ad oggi mai convocate e la responsabilità di questo è esclusivamente di CGIL; CISL e UIL. Tutte le volte che abbiamo provato a convocarle noi sono andate deserte, inizialmente per la defezione di CISL e UIL e poi per l’accodamento della CGIL (c’è già ricorso da parte nostra per comportamento antisindacale) . Questa, cari lavoratori, è la cosa veramente vergognosa per la quale ciascun elettore di questi delegati RSU dovrebbe chiederne conto ai propri eletti. Siete stati truffati: vi hanno fatto credere che ci sarebbe stata una nuova forma di rappresentanza, dove avevate il diritto di scegliere chi avrebbe trattato al vostro posto. Questo non è stato, gli accordi si sono fatti a porte chiuse (vedi concorso per infermieri e personale amministrativo) fregandosene delle RSU e della volontà dei lavoratori. Oggi questi stessi sindacati chiedono ai lavoratori di scioperare per un maggiore potere di contrattazione a livello nazionale, ma domani quando questi contratti dovranno essere attuati in sede di contrattazione integrativa, e quindi con le RSU, faranno di tutto perché questo potere trattante rimanga solo ed esclusivamente loro

Potremmo continuare ancora per molto, ma invitiamo i lavoratori a riflettere su questi pochi punti.

Il diritto di sciopero, già nella pratica così snaturato,

va esercitato innanzitutto con il cervello

 

 

NOI IL 15 OTTOBRE NON SCIOPERIAMO

Roma 13 Ottobre 1999 Cobas Policlinico-Università